San Vito Lo Capo in libreria
Il territorio e la sua gente ha offerto interessanti spunti agli autori per raccontare di San Vito Lo Capo sotto diversi aspetti come ad esempio visto da chi ama la buona cucina siciliana come Tore Fiori con il suo “Il finocchietto e la pescatrice” oppure da Ninni Ravazza che trasmette nelle sue opere l’amore per il mare e la gente che lo vive ne “il Mare e lo Specchio” fino ad arrivare alle pubblicazioni tecniche dedicate all’arrampicata [rock climbing] di Cappuccio e Gallo con un guide/map alle 23 falesie che circondano il Paese.
Quando arrivavano con il carretto
Storie di paesani, pellegrini, turisti e luoghi di San Vito Lo Capo
di di Diego Adragna. 2019, Casa editrice: Margana Edizioni
A friendly walk around San Vito Lo Capo
di Pietro Messana. 2011, Casa editrice: Meeting Point. Geografia – Viaggi
A friendly walk around San Vito lo Capo offre una panoramica storica, culturale e naturalistica sul paese e sul territorio sanvitese, paradiso della natura, oasi di terra, cielo e mare, coste incontaminate e scenari naturali ineguagliabili. La guida propone quattro itinerari attraverso un territorio in cui la presenza dell’uomo e il territorio si sono accordati per creare un ambiente in cui convivono la bellezza della natura e l’equilibrio degli insediamenti umani.
Il Finocchietto e la Pescatrice
di Tore Fiori. 2011, Casa editrice: Meeting Point. Ricettario
Niente stimola i sensi più della buona e sana cucina e quella siciliana segue questa regola. Alcuni piatti suscitano emozioni e allegria; altri sono fonte di consolazione, come quando, davanti a certe delizie, lo spirito si risolleva. La cucina siciliana può essere elegante e semplice, perché i sapori dei formaggi, degli ortaggi, del pesce, della pasta fatta in casa e del cous cous si sposano perfettamente con la ricca voluttuosità dell’olio e del vino, creando una serie infinita di combinazioni. Per coloro che amano mangiare, come anche per quelli che amano lavorare in cucina, è una grande gioia riuscire a soddisfare la voglia di gustare la buona e sana cucina. Questo libro si propone con delle ricette siciliane semplici e creative, con grande varietà di colori, sapori e stuzzicanti profumi. Questa prima pubblicazione vuole intanto presentare alcuni aspetti della nostra cucina regionale; dei dolci, fonte di delizia e golosità, ne riparleremo alla prossima. Le ricette sono studiate appositamente per garantire la riuscita dei piatti soprattutto alle casalinghe o a quelli che, come me, non sono considerati cuochi. Perciò dedico il presente ai non professionisti, casalinghe e cuochi senza titolo, con i quali condivido l’amore per il buon cibo.
Il Mare e lo Specchio
di Ninni Ravazza. 2009, Casa editrice: Addictions-Magenes Editoriale. Letteratura
Il mare e lo specchio, un binomio inscindibile ripercorrendo la storia e le storie di San Vito lo Capo, oggi al centro del turismo nazionale, narrato com’era quando le barche navigavano a vela, i marinai combattevano le trombe marine recitando le orazioni apprese la notte di Natale, le vacche si chiamavano Beddarosa e Sciacquatella, le bambine giocavano con le bambole di pezza e le lucciole illuminavano i campi nelle notti senza luna.
San Vito Lo Capo. Geoarcheologia, Preistoria, Paleoantropologia
di Torre Francesco – Accardo Gianpiero – Torre Simona. 2009, Casa editrice: Lumières Internationales. Storia – Archeologia
Negli ultimi anni il territorio di San Vito Lo Capo si è rivelato, per i suoi continui rinvenimenti, uno dei siti preistorici più importanti d’Italia. Il paese è conosciuto come “La perla bianca” della Sicilia per la meravigliosa spiaggia e per le sue casette tinteggiate di bianco, unico esempio di uno stile mediterraneo (spagnolo, greco, arabo) ormai scomparso quasi ovunque nei nostri paesini di mare. La scoperta di numerose grotte preistoriche, e falesie ricche di incisioni e pitture rupestri di grande valore scientifico, ha valorizzato ulteriormente la cultura del territorio, rendendo questo caratteristico sito una delle località turistiche più importanti d’Europa. Il volume si propone di rendere divulgativo lo studio della Preistoria anche a quei lettori che non vantano conoscenze specifiche di archeologia.
Di Roccia Di Sole
di Gallo Giuseppe – Cappuccio Massimo. 2008, Casa editrice: Versante Sud. Sport- Climbing
Sono passati solo pochi anni dalla pubblicazione della prima edizione e, con nostra grande soddisfazione, abbiamo constatato l’apprezzamento avuto da parte dei tanti climber che arrampicano sulle nostre rocce. La guida, che ha fatto conoscere i tanti luoghi d’arrampicata della Sicilia, ha anche contribuito sensibilmente a un maggior afflusso di arrampicatori forestieri nelle nostre falesie, oltre a una maggiore mobilitazione di climber isolani. Questo movimento di arrampicatori tra le pareti siciliane, fatto di muscoli ed energia, ma anche di idee e innovamento, ha apportato grande giovamento alla realtà siciliana, non solo in termini quantitativi, ma soprattutto qualitativi, perché le nostre falesie sono diventate meta di tanti arrampicatori di alto livello. Il tutto ha generato un risvegliato interesse verso l’arrampicata, sono state attrezzate nuove falesie con un occhio di riguardo a settori con tiri difficili, e sono stati anche richiodati vecchi settori un po’ abbandonati che hanno trovato nuova vita, grazie alle giovani leve in cerca di vie non esasperatamente difficili. Con la guida sotto gli occhi, ripensiamo alle tante gite fatte per poter descrivere i posti, e alla soddisfazione di quando abbiamo avuto la prima copia tra le mani. Oggi, a qualche anno di distanza, come ben si sperava, la situazione si è evoluta e noi non possiamo far altro che raccogliere questa nuova sfida. Presentiamo quindi con piacere questa nuova edizione, che raccoglie e integra il lavoro fatto dai tanti chiodatori sulle falesie siciliane. Buona arrampicata a tutti.
Il relitto di San Vito Lo Capo
di Fabio Faccenna. 2006, Casa editrice: Edipuglia. Storia del mondo antico – Archeologia
Il lavoro è introdotto da un capitolo sullo stato dell’archeologia subacquea in Italia, nel quale viene fatto il punto sulle conoscenze relative agli oltre ottanta relitti di epoca medievale individuati lungo le coste italiane. Un carattere emblematico per l’archeologia subacquea medievale ha proprio il relitto di San Vito Lo Capo, cui è dedicato il secondo capitolo. La nave naufragata presso San Vito lo capo trasportava un carico di anfore, presumibilmente prodotte nella Sicilia occidentale, e giare, databili al pieno XII secolo, se non agli inizi del XIII. Le anfore erano destinate al trasporto di liquidi, mentre le giare contenevano tonno salato. La nave, di discreto tonnellaggio, era legata ad un traffico di cabotaggio, che poteva estendersi anche ai porti della penisola italiana, in particolare a quelli dell’Italia meridionale. Ad illuminare meglio questo quadro è lo studio, affrontato nel terzo capitolo del libro, di due altri relitti medievali individuati sotto costa a Sud di Marsala: il relitto A rivela lo stesso tipo di carico del relitto di San Vito lo Capo, mentre il relitto B ha restituito materiali che si datano tra l’XI e il XII secolo. Da queste analisi scaturisce, nel quarto capitolo, il quadro storico del territorio trapanese, analizzato alla luce delle sue risorse e soprattutto di quelle del pescosissimo mare. Chiude il volume un fondamentale censimento delle segnalazioni dei relitti medievali in Italia, nel quale vengono aggiornati e completati i dati forniti da A.J. Parker in Ancient Shipwrecks of the Mediterranean & the Roman Provinces (BAR 580, Oxford 1992): al fine di un più agevole e corretto uso, nel catalogo i contesti subacquei sono divisi per fasi cronologiche, a partire dai relitti tardoantichi di IV-V secolo, fino a comprendere
San Vito Lo Capo. Riserva dello Zingaro, Scopello.
di Ninni Ravazza – Sasà Anselmo. 2005, Casa editrice: Anselmo Editore. Geografia – Viaggi
Sono passati alcuni anni da quando con l’editore Anselmo abbiamo dato alle stampe prima edizione di questo volume. Un periodo le ha visto il paese di San Vito e il suo territorio – le frazioni di Castelluzzo e Macari, la Riserva dello Zingaro – protagonisti di uno sviluppo turistico e culturale che ha pochi eguali. Le presenze sono in continuo aumento, e la stagione turistica ormai dura nove mesi pieni; l’offerta culturale e ricreativa si amplia anno dopo anno. Nonostante ciò, nel mo¬mento di passare alla terza edizione, ci siamo accorti che non era affatto necessario procedere alla visione totale del volume, alla riscrittura integrale dei testi. Molto di quanto abbiamo scritto nel 1998 è ancora attuale; abbiamo aggiornato alcuni passi del libro, aggiunto fotografie e notizie recenti, arricchito il testo con testimonianze raccolte dai protagonisti della storia del paese, ma per il resto non c’è stato bisogno di toccare alcunché. Se da un lato questa situazione potrebbe apparire penalizzante per una realtà in continuo mo¬mento, dall’altro invece è la migliore conferma le finora la speculazione edilizia, l’inquinamento marino e terrestre, lo stravolgimento delle coste, sono stati arginati dalla difesa della natura e del¬l’ambiente. Il mare è ancora limpido e ricco di pesci, la spiaggia pulita, le strade silenziose, l’aria tersa e odorosa di erbe e fiori selvatici. L’aspetto più deleterio del “progresso” qui non è arrivato. Eventi culturali e ricreativi – dal Cous Cous Fest agli incontri con l’Autore, dal meeting dei paesi che si richiamano al Santo giovinetto alla riscoperta di sapori antichi – hanno fatto di San Vito lo Capo il centro di un turismo nazionale e internazionale che funziona come un tam-tam richiamando sempre più persone, che così hanno modo di confrontarsi con uno dei posti più belli del mondo. Nella introduzione alla prima edizione ho scrìtto che San Vito lo Capo non conosce mezze misure. E splendido, o bruttissimo. Solare o cupo. Accogliente oppure ostico. Lo ami o lo odi. Io San Vito l’ho conosciuto tanti anni addietro e l’ho amato subito. Amore a prima vista, appassio¬nato e violento, che a distanza di tanti anni sento ancora vivo nel cuore e nella mente. Questo libro è dedicato a chi come me è perdutamente innamorato di San Vito lo Capo, ma anche a chi nutre diffidenza nei suoi confronti. Conoscerlo meglio aiuterà tutti ad amarlo di più.
Mare: storie, cose ed emozioni
di Enzo Battaglia. 2002, Casa editrice: Campo. Usi e costumi, etichetta, folclore
Questo è un libro di piccole cose, che diventano grandi, se sono le sole che uno possiede.
Il Tesoro del Santuario di San Vito Lo Capo
di Messana P. – Precopi Lombardo A. – Scarpulla S.. 2000, Casa editrice: Meeting Point. Architettura
“Il tesoro del Santuario di San Vito Lo Capo” vuole presentare le molteplici ricchezze di cui quest’antichissimo sacro edificio è custode. Il significato della parola “tesoro” non è ristretto alla sua sola accezione storico artistica che specifica la produzione pittorica, scultore a e di arti decorative ed applicate che si sedimenta nelle chiese di antica fondazione. Il primo “tesoro” che si propone e che sta all’origine degli altri, è la memoria di un martire, Vito, il cui nome è legato a queste terre fin dai tempi del cristianesimo antico. è questa la ricchezza spirituale da cui scaturisce quel “tesoro” materiale che si espliciterà poi in frequentazione devota di fedeli e riconoscimento della specifica sacralità di questo luogo e che esprimerà architettura e decorazioni; interventi artistici, arredi e suppellettili liturgiche; usanze e costumanze devozionali. Il Museo del Santuario di San Vito Lo Capo, istituito il 14 giugno 2011 dal Vescovo di Trapani Francesco Miccichè, ha come suo compito la conservazione di questo “tesoro” perché non vada perduto o disperso.
San Vito lo Capo – Storia Tradizioni Gastronomia
di Filippo Casano. 1991, Casa editrice: Tiziana Casano Editore. Geografia
Questo libro descrive quanto offre la cosiddetta “Perla bianca della Sicilia”. La storia, le tradizioni, la gastronomia e le escursioni a Scopello e alle grotte di San Vito sono i temi trattati. Include Lo Zingaro quale prima riserva costituita in Sicilia e tratta la grotta dell’Uzzo, la flora, la fauna, le norme e i percorsi che il visitatore può compiere con l’aiuto della cartina allegata. San Vito Lo Capo e Lo Z